
La beta 2.1 di Android 16, rilasciata da Google nel febbraio 2025, presenta diverse funzionalità in fase di sviluppo che potrebbero notevolmente migliorare l’interazione tra smartphone e monitor esterni. Il team di sviluppo sta lavorando per affrontare alcune problematiche attualmente presenti nella modalità “desktop” di Android, parte di un progetto più ampio che mira a sostituire Chrome OS con Android sui Chromebook.
Novità in arrivo per la modalità desktop di Android
Negli ultimi mesi, Google ha intensificato gli sforzi per trasformare Android in un sistema operativo adatto all’uso desktop. Le recenti innovazioni riguardano la compatibilità con dispositivi come mouse, trackpad e tastiere fisiche, che rappresentano un passo significativo verso la creazione di un’esperienza utente più simile a quella di un computer. Secondo quanto riportato da Mishaal Rahman, esperto di tecnologia, il team di sviluppo sta testando nuovi strumenti per la gestione della visualizzazione su monitor esterni, ampliando le capacità finora disponibili.
Attualmente, gli utenti possono effettuare il mirroring del display del proprio smartphone su un monitor esterno. Tuttavia, la transizione a un’interfaccia desktop richiede modifiche alle opzioni per sviluppatori, e il passaggio tra le modalità non è immediato. Gli utenti devono scollegare il dispositivo e riconfigurare le impostazioni, il che può risultare poco pratico. Inoltre, l’uso di un mouse comporta limitazioni, poiché il puntatore rimane “fisso” su uno dei due schermi.
Possibili soluzioni con Android 16 (QPR1)
Google sta cercando di semplificare il processo di collegamento tra smartphone e monitor esterni. Nella beta 2.1 di Android 16, il team sta lavorando per facilitare il passaggio del cursore da un display all’altro e per introdurre un interruttore che consenta di alternare tra mirroring e estensione del display. Queste modifiche potrebbero rendere l’esperienza utente decisamente più fluida e intuitiva.
Un video dimostrativo mostra queste funzionalità in fase di sviluppo, evidenziando come Android permetta di disporre le finestre su più schermi, riconoscendo i confini di ciascun monitor. Gli utenti potranno anche regolare le dimensioni del testo e delle icone sul monitor esterno, senza che queste modifiche influenzino il display dello smartphone. Tuttavia, resta da implementare la possibilità di modificare la frequenza di aggiornamento del monitor esterno, un aspetto cruciale per ottimizzare l’esperienza visiva.
Le novità sono ancora in fase di test e non sono accessibili nemmeno ai beta tester. È improbabile che queste funzionalità siano disponibili nella prima versione stabile di Android 16. Piuttosto, si prevede che possano essere incluse nel primo aggiornamento trimestrale (QPR1), previsto per settembre 2025, o in aggiornamenti successivi. Gli utenti interessati alla modalità desktop di Android attendono con interesse ulteriori sviluppi in questo ambito.